Porteggersi dalle perdite nel trading online

275-stop-loss-forex.jpgMolti trader ritengono che il mercato sia a caccia di stop loss.
Lo stop loss è decisamente fondamentale per un broker, dato che bisogna sempre proteggere i propri ordini e come si opera.

Nel considerare come e quando impostare uno stop loss, dobbiamo considerare la liquidità del mercato, che è considerata come la capacità di un bene di essere venduto senza provocare un movimento significativo nel prezzo e con una minima perdita di valore.

Gli operatori del mercato che effettuano degli ordini di grandi dimensioni non sono in grado di negoziare come i piccoli commercianti al dettaglio.

Quando si apre una posizione accade che il prezzo possa facilmente muoversi contro le previsioni, il che fa avere uno squilibrio nella domanda e nell’offerta. Lo stop loss serve a prevenire che ci sia una perdita eccessiva di denaro derivante da un movimento contrario delle valute rispetto alla nostra previsione.

Dato che anche i più grandi operatori commerciali non riusciranno a chiudere in positivo il 100% delle posizioni che si aprono, è fondamentale usare gli stop loss per proteggersi.

Che rischi ci sono ad operare senza stop loss?

Il rischio maggiore è che la posizione che si apre non potrà essere chiusa in tempo per evitare di perdere troppo denaro. Si rischia infatti che si perda così tanto in una sola posizione che diventa difficile aprire altre posizioni e si inizia ad inseguire le perdite, che è una delle pratiche commerciali più sbagliate che si possano fare in assoluto.

Lo stop loss non dovrebbe mai farci perdere oltre il 2% del nostro account totale in una sola posizione. In questa maniera abbiamo la possibilità di aprire delle posizioni in guadagno anche dopo una perdita, senza alcun rischio di finire il denaro nel nostro account e di dover versare nuovamente denaro nel nostro conto di forex.

Consigli per ottenere profitti nel trading online

306-profitti-trading.jpg&h=220&w=240&zc=1&q=90Il proprio istinto fa spesso entrare nel trading una variabile di soggettività che è assolutamente da evitare. Rischiamo di puntare sul prodotto sbagliato, di fare un ingresso azzardato sul mercato (spesso non ci sono le condizioni adatte) o di uscire da un’operazione in maniera vaga e imprecisa, nel settore azionario ma specialmente nel Forex, dove è più facile aprire operazioni e si può fare trading sia se il mercato sale sia se è in una situazione di discesa.

Ecco, quindi, alcuni consigli utili soprattutto per i trader alle prime armi.

1) IMPARATE AD ASPETTARE IL MOMENTO FAVOREVOLE
Non c’è nessun obbligo di operare tutti i giorni sul mercato: nel trading, star fermi non è essere inattivi, bensì è anche questa una “posizione”. Come un cacciatore, occorre aspettare la “preda”. In quest’attività, capita spesso di dover aspettare a lungo la preda, ma non “sparate” tanto per sentire il rumore. Se oggi, ad esempio, due azioni vi sembrano buone, ma il mercato nel suo complesso non è buono, aspettate che il mercato migliori, e se non lo fa pazienza, fate qualcos’altro e nel pomeriggio non lavorate. Ricordatevi che i mercati sono aperti tutti i giorni, quindi circa 250 giorni l’anno: in un centinaio di essi le cose sono più “chiare” del solito, perciò per portare a casa risultati positivi conviene limitarsi ad operare solo in tali giorni, o anche meno.

2) EVITATE GLI INTERVALLI TEMPORALI TROPPO PICCOLI
In generale, più l’intervallo temporale (timeframe) del nostro trading è piccolo e più lo stop-loss è piccolo, ma più lo stop-loss è piccolo e maggiori saranno le probabilità di essere stoppati in perdita, a causa del “rumore” (cioè delle normali fluttuazioni di fondo) dei prezzi di un’azione o di un titolo sui piccoli timeframe, per cui è facile che il nostro stop order venga preso durante una di queste fluttuazioni. Questo è un ottimo motivo per utilizzare intervalli temporali più grandi. In tal modo, si può posizionare lo stop-loss più lontano, fuori dalla zona di rumore, e adeguare la nostra operazione al mercato in base al rischio che vogliamo assumere, ed il livello di stop-loss alla nostra strategia di trading, come ci insegna il cosiddetto trade management.

3) STABILITE UN RAPPORTO PERDITE/PROFITTI RAGIONEVOLE
Ogni trader deve applicare la regola del “tagliare le perdite e lasciar correre i profitti“, e il modo in cui la applica dal punto di vista quantitativo dipende dalla sua propensione al rischio, che si misura in termini di rapporto perdite/profitti (loss/profit). Ad esempio, si può stabilire come perdita massima accettabile in caso di diminuzione del prezzo (e dunque come livello di “stop-loss”) il 3% dell’importo investito nell’operazione, e come guadagno minimo che si vuole realizzare (e quindi come livello di “take profit“) non meno del 12% in più. Questo vuol dire un rapporto perdite/profitti di 3 a 12, cioè di 1 a 4, che è del tutto ragionevole. Ovviamente, i livelli di stop-loss e di take-profit possono variare, ma il loro rapporto non dovrebbe discostarsi troppo da questo.

4) EVITATE L’OVERTRADING: CHI SI CONTENTA GODE
Si può vivere di trading guadagnando anche solo 10 “tick” al giorno (il tick è la più piccola variazione di prezzo possibile su un dato titolo), non occorre guadagnarne 100 o 1000. Guadagnare 10 tick al giorno di media può essere semplice o meno semplice, ma teoricamente è sufficiente per un trader principiante. Sembra un discorso ovvio, ma spesso si è ingordi e ne vogliamo ancora, così magari entriamo nel trade sbagliato e azzeriamo tutto il guadagno, magari andando pure in perdita. Solitamente, chi non riesce a controllare i propri istinti e pratica un eccesso di operatività (overtrading), commette un vero e proprio suicidio finanziario. Occorre capire che la differenza fra un trader bravo e uno che perde è quasi sempre il trader stesso, non la strategia che utilizza.

5) CURATE SEMPRE LA QUALITÀ DEI TRADE
Se un giorno subite una pesante perdita a seguito di un trade condotto male o perché vi sono andati male diversi trade, non insistete, ma per quel giorno smettete di fare trading ed analizzate criticamente le operazioni effettuate alla luce di quanto avevate pianificato ma anche delle strategie di trading utilizzate e del trade management. Il problema per cui si perde, spesso, non è l’eccessivo numero di trade effettuati in sé, ma la loro qualità. A volte, infatti, capita di aprire delle operazioni come se ci trovassimo davanti a una roulette e stessimo facendo del gioco d’azzardo, anziché aprire operazioni sistematiche e studiate. Si rischia, oltre che di perdere molto denaro, anche di non riuscire più a riconoscere il momento giusto per aprire un trade di qualità.