Comportamento del risparmiatore nel trading online

comportamento-tradingIn base alla ricerca di mercato tra gli italiani che navigano sul web ben 2 su 3 acquistano prodotti finanziari online. Devo dire che quando ho letto ho subito pensato ad un errore o alle solite ricerche che pubblicano dati altisonanti senza spiegare molto come sono stati ottenuti.

Entrando nel dettaglio si vede poi che per acquisto di strumenti finanziari online si intende che il 60% degli internauti italiani ha movimentato il conto corrente (presumibilmente soprattutto con bonifici online).
Pur se ridimensionato si tratta comunque di un dato eccessivo superiore addirittura al numero di conti correnti online in Italia (e di questi molti non vengono utilizzati, semplicemente vengono conteggiati perché è stato aperto gratuitamente il servizio di home banking).

Altri dati troppo ottimisti: il 39% degli italiani che effettuano operazioni finanziarie online si limita ad avere un conto corrente, il 26% fa anche investimenti e addirittura il 20% oltre agli investimenti ha ottenuto finanziamenti.
Se sui numeri assoluti la ricerca non mi sembra molto affidabile (o forse l’errore è di chi ne ha pubblicato i risultati), si possono però vedere dei dati relativi che determinano dei trend interessanti.

Si scopre per esempio che il crollo dei mercati finanziari ha determinato un senso di timore fra gli italiani investitori che hanno però risposto con una strategia troppo difensivista: ben il 20% infatti lascia i propri soldi sul conto corrente in attesa di schiarite sui mercati finanziari.

Ho ribadito più volte che questo è una mossa totalmente sbagliata considerando che i conti correnti ormai non rendono più nulla quindi non si sta proteggendo il proprio capitale ma al netto dell’inflazione si sta perdendo.
Come per fortuna sembra aver capito il 35% di persone che operano con i conti deposito (anche se pure questo numero è eccessivo rispetto alle statistiche fornite dagli operatori).

Rimane il fatto che il conto deposito svetta al primo posto tra gli strumenti finanziari online segnalando come il BOT people si sia convertito a quello che mantiene alcune caratteristiche positive del BOT (breve termine, sicurezza) offrendo però quei buoni rendimenti che il BOT non offre più.
Basti pensare che nell’ultima asta di fine giugno, pur con rendimenti al rialzo (soprattutto per le tensioni sui debiti dei paesi europei) il BOT annuale offre un tasso lordo del 2,147% a cui bisogna dedurre la commissione bancaria fissa dello 0,3% e l’imposta.
Il rendimento netto dei BOT ad un anno è quindi pari ad 1,57% contro il 2,56% netto (3,5% lordo) proposto dai migliori conti di deposito.

Attenzione alla psicologia nel trading online

opzioni-binarie-di-successoQuando si parla di psicologia nel trading sul forex c’è sempre un po’ di scetticismo nell’aria come se gli aspiranti trader si chiedessero come le due cose possano essere accomunate. La realtà è che il trading sul forex è un business che richiede una capacità mentale enorme per superare tutte le barriere mentali che si frappongono tra il trader e il successo nei mercati finanziari.

Ma quali sono questi ostacoli e qual è la strada per superarli? Cerchiamo di fare un po’ di luce sull’argomento.

Avete presente quando si gioca a poker senza soldi? Il tipo di gioco cambia notevolmente e si tende sempre ad andare a vedere la mano dell’avversario avendo la sicurezza che tanto non si perde nulla. Quando invece si gioca a soldi diventano tutti più timorosi ed ecco che prima di compiere mosse avventate si pensa due volte. Tante volte non si rischia quanto si dovrebbe per paura di perdere facendo sfumare così la possibilità di vincere.

Queste sono barriere mentali create dalla nostra mente che ci impediscono di prendere le decisioni con lucidità quando c’è in palio qualcosa di importante.
Succede nello sport quando la tensione per una competizione non ci fa rendere al massimo o lo stress di un esame che mette in crisi lo studente e così accade in molte altre situazioni della vita comune.

Nel trading la componente psicologica è importantissima perché si ha a che fare con il denaro e nella mente umana scattano diversi meccanismi che è bene conoscere per poterli affrontare.

La paura di perdere i propri soldi fa sì che si fissino gli stop loss troppo vicini non dando tempo alla trade di svilupparsi. Oppure capita che si chiuda una trade troppo presto per paura che il mercato compia un’inversione e la nostra trade vada in rosso. Questo porta alla lunga ad avere vincite troppo esigue che non riescono a coprire le perdite.

L’ego è un ostacolo per i trader

Solitamente i lavori comuni impongono la perfezione; pensate ad un chirurgo ad esempio, non si può certo permettere di sbagliare! Viviamo in una società dove gli errori vengono condannati e questo inconsciamente influisce sulle nostre operazioni con il mercato. Ogni volta che apriamo una trade vogliamo aver ragione, inconsciamente rifiutiamo l’idea che la nostra analisi o previsione possa essere sbagliata e si ha la tendenza a non voler chiudere una operazione con una perdita.
La testardaggine di voler aver ragione ci fa restare nella trade a lungo sperando che il mercato giri dalla nostra parte. Sfortunatamente molto spesso il mercato non gira e il trader si ritrova con una grossa perdita quando finalmente capisce che deve mettere da parte il proprio ego se non vuole dilapidare immediatamente il proprio capitale.

L’avidità fa sì che vorremmo catturare tutti i grossi movimenti di mercato per diventare ricchi il più in fretta possibile. Molto spesso succede che i prezzi si muovano verso una direzione in modo significativo, il trader guarda il suo grafico e i prezzi continuano a salire. L’idea che molti altri trader stiano guadagnando da quel movimento e noi no è la molla che ci spinge ad entrare in quella posizione. Sfortunatamente è troppo tardi e il mercato gira proprio quando entriamo noi.

La sfiducia entra in gioco quando ci si imbatte in una serie negativa e si comincia a dubitare delle proprie capacità e del proprio sistema di trading. Questo spinge il trader a provare nuovi sistemi alla ricerca del sistema perfetto che non lo faccia perdere mai. La realtà è che le perdite sono normali e bisogna imparare ad accettarle. Meglio perfezionare una strategia invece di cambiare continuamente alla ricerca di qualcosa che non esiste.

L’arroganza si sviluppa inconsciamente nel trader che sta avendo una serie di operazioni molto positive. Si comincia a instaurare nella mente del trader la convinzione che lui o lei abbia la capacità di predire il mercato e che non possa più sbagliare. Questo porta ad aumentare la grandezza delle proprie posizioni ignorando le regole del money management e spinge anche a prendere più trade del solito ignorando dei criteri della propria strategia. Non è difficile capire come questo possa portare a grosse perdite.

La psicologia è senza dubbio l’ostacolo più grosso per il trader e solo i migliori professionisti hanno imparato a gestire la propria mente in modo efficiente.
Il linea di principio le decisioni di trading dovrebbero essere prese senza emozioni, attenendosi alla propria strategia qualsiasi cosa succeda. E’ di fondamentale importanza testare la propria strategia nei conti demo fino a che si abbia una buona sicurezza nei propri mezzi e in quello che si sta facendo. Il passaggio al trading con soldi reali dovrebbe essere fatto molto gradualmente cominciando con somme molto piccole per abituarsi al peso psicologico di gestire somme importanti.